Sicurezza degli operatori sanitari, il Presidente Iacono: “Vivo apprezzamento per l’iniziativa della Regione. La tutela dei professionisti è una responsabilità collettiva”

“Un’azione concreta che risponde alle esigenze di maggior tutela di sicurezza del personale sanitario in servizio nelle strutture pubbliche e sui mezzi di trasporto del servizio emergenza-urgenza 118”. Così Giovanni Iacono, Presidente di Federsanità Anci Sicilia e Assessore al Comune di Ragusa, commenta la firma del protocollo d’intesa siglato dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, dal prefetto di Palermo, Massimo Mariani e dall’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni.

“Federsanità Anci Sicilia apprezza questo intervento, della Presidenza della Regione e dell’Assessore regionale alla salute, che va ad incidere nelle azioni di tutela di medici e operatori sanitari che svolgono un lavoro quotidiano prezioso e delicatissimo a garanzia della salute pubblica dei cittadini in un sistema, quello del nostro SSN, gratuito e universale che è, malgrado le difficoltà sulla sua sostenibilità, tra i migliori al mondo.”

L’accordo rappresenta un passo importante per il rafforzamento delle misure di sicurezza a tutela di medici, infermieri e operatori sanitari, sempre più esposti al rischio di aggressioni, in particolare nel servizio di emergenza-urgenza.

“L’impegno a difendere il lavoro di tutti i professionisti che vi operano – ha detto – deve essere l’impegno di tutta la Comunità e bisogna perseguire con grande severità e senza alcuna clemenza, chiunque abbia compiuto e compia questi atti delinquenziali. Il numero delle aggressioni registra, purtroppo, significativi aumenti in ogni regione, anche in Sicilia e – ha sottolineato Iacono – si tratta del termometro di una società in grave sofferenza. Non è più un disagio episodico, ma sistemico per la frequenza con cui si verifica e che non può essere sottovalutato dalle istituzioni. La strada delle sinergie è l’unica possibile, oltre a sistemi di deterrenza, per arginare e prevenire ulteriori casi”.

Il Protocollo prevede anche un ‘tavolo di monitoraggio’ permanente e, per questo, Federsanità Anci Sicilia si rende disponibile a collaborare per contribuire fattivamente attraverso la rete delle Asl e Ao del territorio e con quella degli enti locali.

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